IL MONASTERO DI SAN NICOLA DELLA PALMA
La Fondazione EBRIS (Istituto Europeo di ricerca biomedica di Salerno) è nata nel 2012 come progetto comune della Fondazione scuola Medica salernitana e dell’Ospedale Mass General dell’Università di Harvard. Ha per mission lo sviluppo di progetti scientifici incentrati sull’interazione tra salute e nutrizione.
EBRIS chiude una parabola temporale che ha inizio nel periodo medievale: è ospitata infatti nell’ex monastero dedicato a San Nicola della Palma, un elegante edificio situato in posizione prominente sopra la città di Salerno e il suo golfo. Il Complesso di San Nicola della Palma è stato un convento fondato nella seconda metà del XII secolo, costruito in quell’area della città che nella documentazione medievale è detta Plaium montis, ai piedi del monte Bonadies, dove si erge il castello di Arechi II, principe longobardo. Questa zona era rinomata per la sua fertilità e per l’abbondanza di corsi d’acqua utilizzati da tutti i conventi presenti nella zona. La chiesa, poi affiancata dal complesso monastico, fu fondata intorno al 1061 per volontà di Leone I, secondo abate del monastero benedettino della SS. Trinità di Cava dei Tirreni, e da Vivo, un ufficiale al servizio dell’ultimo principe longobardo di Salerno, Gisulfo II. S. Nicola è dunque espressione degli interessi spirituali di una delle principali abbazie dell’Italia meridionale e quelli della aristocrazia longobarda.
La definizione “della Palma” risale al nome della chiesa longobarda, probabilmente edificata nei pressi di un grande cipresso, evidentemente più simile ad una palma. La Palma è un simbolo di fertilità, associato all’affluenza dei corsi d’acqua adiacenti e per questo, successivamente, venne rappresentata nel nucleo centrale del suo emblema. Il monastero era conosciuto anche con il nome di “Subtus Acquam”(in prossimità dell’acqua) che evidenziava l’abbondanza di risorse idriche presenti in loco, utilizzate anche a scopo terapeutico e curativo. Il sistema termale, scoperto durante i lavori di ripristino dell’antico edificio, da conferma delle pratiche curative dell’antico cenobio, avvalorate dall’evidente sistema di ipocaustum (sistema di riscaldamento consistente nella circolazione di aria calda entro cavità poste nel pavimento e nelle pareti del luogo da riscaldare). I bagni termali si trovano nella parte orientale del chiostro la cui area è divisa in tre stanze con ampie volte e comode sedute.
L’uso terapeutico dell’acqua suggerisce un forte legame con la scuola medica di Salerno, confermato anche dalla vicinanza geografica di san Nicola al Giardino della Minerva, dove da secoli vengono coltivate erbe officinali, costruito nel XII secolo dal medico Matteo Silvatico e oggi considerato il più antico giardino botanico d’Europa.
Oggi l’edificio ospita una Fondazione di ricerca medica e pare dunque non essersi sottratta alla tradizione a cui è collegata, riallacciando così le maglie del passato con quelle di un futuro prossimo dedicato allo sviluppo e alla cura della salute umana.