La Piattaforma Oncoterapie
La Piattaforma Campania Onco Terapie – “Combattere la resistenza tumorale: piattaforma integrata multidisciplinare per un approccio tecnologico innovativo alle oncoterapie”, è un progetto approvato nell’ambito dell’Avviso “Piattaforme tecnologiche di ricerca collaborativa per la lotta alle patologie oncologiche” della Regione Campania – D.D. DG 50-10 N. 355 DEL 05/06/2017 – PO FESR 2014-2020 – ASSE 1 – OBIETTIVO SPECIFICO 1.2.
Il progetto è realizzato in partenariato da:
Dipartimenti e Centri di ricerca universitari
- Università degli Studi di Napoli “Federico II” – Centro di Ricerca Interdipartimentale sui Biomateriali
- Università degli Studi di Napoli “Federico II” – Dipartimento di Farmacia
- Università degli Studi di Napoli “Federico II” – Dipartimento di Scienze Chimiche Università degli Studi di Salerno – Dipartimento di Farmacia
Centri e istituti di ricerca
- CNR – Istituto Biostrutture e Bioimmagini (IBB)
- CNR – Istituto di calcolo e reti ad alte prestazioni (ICAR)
- Fondazione Ebris
- FONDAZIONE TELETHON
- ISTITUTO TUMORI PASCALE
- Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno
Aziende
- CLINICAL RESEARCH TECHNOLOGY Srl
- Cosvitec Scarl
- CSP SpA
- Dedalus Spa
- eHealthNet Scarl
- HOME MEDICINE ITALIA Srl
- HOSMOTIC Srl
- IGEA SpA Kelyon Srl
- MATER Srl PINETA GRANDE SpA
- Takis Srl
- Unlimited Technology Srl
Il budget totale del progetto approvato è di € 15.827.500,00.
Il ruolo della Fondazione Ebris
All’interno del progetto, la Fondazione Ebris si occuperà di realizzare nuovi modelli di screening cellulare per la valutazione delle potenzialità chemioterapiche di molecole di nuova sintesi. Inoltre, verrà creata una biobanca di organoidi tumorali per la realizzazione di una piattaforma di medicina di precisione.
Terapie Personalizzate
Alla base dello studio finanziato dal progetto Campania Oncoterapie c’è la ricerca di strategie per migliorare il trattamento dei pazienti oncologici mediante terapie cucite sulle caratteristiche proprie di ogni paziente.
Nell’ultimo decennio c’è stato un salto evolutivo nel campo della ricerca medica. L’avvento delle scienze-omiche ha aumentato enormemente la capacità e la sostenibilità di screening ad altissima capacità (high throughput screening). Oggi nella pratica clinica sono utilizzati screening basati su un numero modesto di proteine o geni bersaglio (target), nonostante ciò, questi hanno aumentato enormemente l’efficacia delle terapie indirizzando la scelta dell’oncologo su quella più efficace per il tumore del singolo soggetto.
I continui progressi nell’ambito dell’oncologia hanno prodotto da un lato la maggiore efficacia dei trattamenti farmacologici, dall’altro, un migliore screening della popolazione e di conseguenza la possibilità di individuare precocemente le neoplasie.
Oggi vogliamo fare un salto in avanti per la cura del tumore, caratterizzando nel dettaglio i diversi tipi di tumore trattati dai centri oncologici campani. Questa “fotografia ad altissima risoluzione” permetterà di identificare le caratteristiche del paziente e della neoplasia indirizzando con precisione la scelta della migliore terapia disponibile. Inoltre, vogliamo sfruttare le moderne tecniche di colture 3D per identificare nuove terapie farmacologiche indirizzate verso quei tumori che non rispondono alle terapie convenzionali.
Oncologia di precisione
L’oncologia ha fatto enormi passi avanti negli ultimi decenni. Il trattamento farmacologico dei tumori conclamati, le tecniche di chirurgia, gli screening per immagine e la prevenzione hanno contribuito a rendere i diversi tipi di tumore ogni giorno più curabili.
Nonostante ciò, i risultati sono ancora largamente migliorabili, specie in quei casi in cui il tumore viene individuato in una fase avanzata e non operabile chirurgicamente. In questi casi, le chemioterapie sono spesso la sola soluzione disponibile, ma la prognosi rimane spesso negativa.
Una delle motivazioni per il fallimento delle chemioterapie è la diversità dei tumori da paziente a paziente ed a volte anche delle stesse cellule tumorali all’interno dello stesso paziente.
Con l’oncologia di precisione intendiamo sviluppare protocolli per uno screening affidabile, veloce e sostenibile dei pazienti in mode che l’oncologo sia supportato da evidenze scientifiche che gli permettano di decidere la terapia più efficace per il paziente in quel preciso momento e cambiare strategia in tempo reale al cambiare delle esigenze del paziente.
Colture 3D
I tessuti tumorali hanno caratteristiche proprie e distinte dal tessuto di origine in quanto, a seguito di alcune mutazioni le proprie cellule si comportano e crescono in maniera anomala.
Recentemente la ricerca scientifica ha messo a punto delle nuove tecniche per la coltura cellulare in 3 dimensioni. In passato, le cellule tumorali venivano fatte crescere in pozzetti per coltura cellulare e si disponevano su un solo strato crescendo le une accanto alle altre in 2 dimensioni (larghezza e lunghezza). Oggi, una nuova metodica si è evoluta permettendo alle cellule di crescere anche in profondità (3D) ricreando in piccolo il tessuto di origine in un pozzetto di coltura.
Questa evoluzione potrebbe sembrare di poco conto, ma in realtà permette uno studio molto più appropriato della risposta farmacologica ai farmaci. Basti pensare che con la metodologia 2D tutte le cellule presenti nel pozzetto erano esposte ai farmaci somministrati, ma questa non è la condizione presente nei pazienti, infatti solo un numero limitato di cellule viene esposta ai chemioterapici, altre, nascoste nell’interno del tessuto ne riceve quantità minori o non ne riceve affatto. Questo è solo uno degli aspetti che l’avvento delle colture 3D andrà a migliorare per lo studio e la cura dei diversi tipi di tumore.
Infiammazione e cancro
Nel corso degli anni sono stati individuate 6 caratteristiche principali fondamentali per la crescita del tumore, tra queste la capacità di crescere senza limiti, la capacità di stimolare l’angiogenesi (sviluppo di nuovi vasi sanguigni), immortalità, produzione autonoma di fattori di crescita, formazione di metastasi, perdita della risposta a segnali di stop alla crescita cellulare.
Nel 2009 uno studio italiano ha inserito l’infiammazione quale settima caratteristica in grado di aumentare il rischio di sviluppare un tumore. Il microambiente infiammatorio è di fatto ufficialmente entrato tra quei fattori che favoriscono la crescita tumorale. Era noto da anni che le patologie croniche fossero un fattore di rischio. L’infiammazione, difesa necessaria contro patogeni ed anche contro le cellule tumorali, può diventare pericolosa se smette di essere controllata e regolata nell’intensità e nella durata.
EBRIS si occupa di infiammazione cronica e dell’asse che porta ad un aumento di rischi di patologie neoplastiche. Corretti stili di vita, inclusa alimentazione, attività fisica, riduzione dell’inquinamento, riposo etc. possono aiutare a mantenere il sistema immunitario perfettamente funzionante.
Farmacoresistenza
Il cancro è solitamente formato da una massa eterogenea di cellule con caratteristiche comuni, ma anche con alcune fondamentali differenze. Maggiore è la massa del tumore, maggiore è la possibilità che siano presenti cellule mutate e quindi le une diverse dalle altre. Un farmaco in grado di distruggere il 90% delle cellule tumorali non ha effetto sul restante 10%. Dopo poco tempo, quel 10% comincerà a crescere creando una nuova massa tumorale totalmente resistente al primo farmaco. Per questo motivo si usano mix di farmaci in grado, allorquando un farmaco risulti inefficace, di avere un secondo o addirittura un terzo in grado di agire sul tumore. Un strategia complementare è lo studio e la caratterizzazione del tumore prima dell’intervento farmacologico, per stabilire il mix di farmaci più adatti al trattamento del tumore del singolo paziente, medicina personalizzata.
Il progetto Campania Onco Terapie vuole migliorare questi aspetti creando nuovi farmaci in grado di aggredire le cellule tumorali resistenti e di migliorare la caratterizzazione del paziente e di conseguenza la precisione dell’intervento farmacologico.
High throughput screening
Le nuove metodiche della ricerca biomedica, unite al progresso nel campo della bioinformatica hanno fornito nuovi e potenti armi per combattere i quei tumori che oggi sono ancora di difficile risoluzione.
Una possibile utilizzo di questi nuovi approcci è la creazione di piastre contenenti numerosi pozzetti per la crescita di diverse linee cellulari tumorali. In ogni pozzetto viene somministrata una molecola ad azione chemioterapica a la combinazione di più molecole o più molecole in tempi differenti.
Osservando la risposta cellulare, in particolare la riduzione della velocità di crescita o la morte cellulare è possibile individuare strategie farmacologiche innovative. Se questo stesso approccio venisse utilizzato sulle colture 3D da pazienti, sarebbe possibile creare uno screening personalizzato per valutare le migliori strategie farmacologiche “cucite” sulla sensibilità di ogni singolo tumore.
Questa è il fine ultimo della Piattaforma Campania Onco Terapie.
PER SAPERNE DI PIU VISITA IL SITO: https://oncoterapie.ebris.eu/
RISULTATI
Sviluppo di un vaccino terapeutico anti-cancro
I vaccini preventivi/terapeutici per il tumore del fegato (HCC) sviluppati nel progetto si basano su antigeni tumorali non mutati condivisi, ottenendo vaccini “off-the-shelf” utilizzabili in tutti i pazienti affetti da HCC.
Le attività si sono concentrate sulle fasi preparatorie e propedeutiche per il raggiungimento dei seguenti obiettivi: 1) vaccino HEPAVAC-201: una nuova formulazione del vaccino già sviluppato dal Dr. Buonaguro con fondi Europei e valutato su 20 pazienti con HCC in un primo clinical trial (1); 2) Vaccino INT-101: disegno di un nuovo vaccino basato su antigeni tumorali ad elevata omologia con antigeni virali. Inoltre è stata sviluppata una piattaforma di sviluppo di vaccini preventivi/terapeutici per vari tumori.
a. Vaccino Hepavac-201: Autorizzato da AIFA e Comitato Etico Istituzionale, il primo paziente sarà arruolato entro Marzo 2023 (EudraCT Number 2021-002910-15). Il completamento dell’arruolamento dei 10 pazienti è previsto entro il 2023.
b. Vaccino INT-101: La produzione di 1500 vials di vaccino in standard farmaceutico (GMP) per uso umano è in fase di completamento. La documentazione richiesta per la sottomissione del protocollo autorizzativo ad AIFA è attualmente in corso. L’arruolamento del primo paziente è previsto per l’autunno del 2023.
Piattaforma per vaccini preventivi/terapeutici per vari tumori: Sono stati identificati numerosi antigeni derivati da virus e batteri del microbiota con elevata omologia con antigeni tumorali espressi da vari tumori. Tali antigeni saranno la base per lo sviluppo successivo di vaccini antitumorali per vari tipi di tumori.
Le attività hanno portato a richieste di brevetto (2,3) e pubblicazioni (4,5)
1. Löffler MW, …..Buonaguro L. Phase I/II Multicenter Trial of a Novel Therapeutic Cancer Vaccine, HepaVac-101, for Hepatocellular Carcinoma. Clin Cancer Res. 2022 Jun
13;28(12):2555-2566;
2. Richiesta di brevetto Internazionale: Tumor antigens for liver cancer immunotherapy (PCT/EP2021/058675) (Buonaguro et al.);
3. Richiesta di brevetto Italiano: Analoghi di antigeni tumorali da microbiota e usi relativi (102022000006785) (Buonaguro et al.);
4. Cavalluzzo B, …..Buonaguro L. Novel Molecular Targets for Hepatocellular Carcinoma. Cancers (Basel) 2021 Dec 28;14(1):140;
5. Ragone C, …..Buonaguro L. Molecular mimicry between tumor associated antigens and microbiota-derived epitopes. J Transl Med. 2022 Jul 14; 20(1):316.